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Gli albori della Semantic Valley

Il polo di eccellenza delle tecnologie dei contenuti, 14-11-2009

Venerdì 11 dicembre alle 15.00 presso Palazzo Geremia a Trento è stato presentata l’iniziativa “Semantic Valley”, che si propone di qualificare il Trentino come polo di eccellenza nelle tecnologie dei contenuti.

Nel corso del convegno, moderato dal conduttore e giornalista di Radio 24 Enrico Pagliarini, esperto e appassionato di tecnologia, sono state illustrate dai relatori le ragioni e la natura dell’iniziativa, che culminerà nella realizzazione di un polo tecnologico di avanguardia nel settore della semantica, una sorta di “marchio di qualità” in grado di valorizzare le competenze e i prodotti sviluppati in questo settore. 

Considerato il ruolo fondamentale della semantica per la gestione e la ricerca di informazioni, stabilire un centro di eccellenza a livello mondiale su questo tema ha un potenziale impatto economico e sociale di enorme interesse per il sistema Trentino.

Il Prof. Alberto Sangiovanni-Vincentelli ha introdotto il tema, trasmettendo con grande enfasi e chiarezza gli asset fondamentali della Semantic Valley, un ecosistema multiculturale dove diversi attori già attivi nel settore (università, ricerca, impresa) possano collaborare in modo proficuo e costruttivo per sviluppare rapidamente questo progetto.

Proponendo un interessante paragone con i fattori di successo della Silicon Valley, il Prof. Sangiovanni-Vincentelli ha auspicato il positivo coinvolgimento anche di grandi aziende ICT, come IBM, Microsoft, Google…che potrebbero trovare nella Semantic Valley un terreno fertile in cui insediare i propri gruppi di ricerca in questo campo, oltre a un “nice place to work”, grazie alla qualità della vita che può offrire questo territorio.

L’iniziativa Semantic Valley è condivisa da numerosi promotori, tra cui enti della Pubblica Amministrazione (Provincia di Trento, Comune di Trento, Consorzio dei Comuni Trentini etc.), aziende (IBM, Oracle, Loquendo, Expert System, Pervoice etc.) ed enti di ricerca (Università degli Studi di Trento, Fondazione Bruno Kessler, Cimec, Celtc…), con l’obiettivo comune di accrescere il know-how trentino nelle tecnologie dei contenuti e del linguaggio scritto e parlato. Si tratta di un’iniziativa unica al mondo, e per questo capace di attrarre i migliori talenti mondiali esperti di questo campo, e rendere così quello della semantica uno dei settori produttivi strategici del Trentino, insieme ad altri da tempo rinomati in tutto il mondo.


Il modello trentino di ricerca e innovazione: il distretto semantico per trainare un nuovo sviluppo economico

Durante la prima sessione sul tema “Il modello trentino di ricerca e innovazione: il distretto semantico per trainare un nuovo sviluppo economico” sono intervenuti
Michele Michelini, portavoce di Alessandro Olivi, Assessore all’industria, artigianato e commercio, Provincia Autonoma di Trento;
Fernando Guarino, Dirigente  Servizio Università e Ricerca Scientifica, Provincia Autonoma di Trento
Paolo Mazzalai, Presidente Trentino Sviluppo e Vicepresidente Confindustria Trento
Alberto Molinari, Prorettore con delega per i rapporti con le imprese, Università degli Studi di Trento.

Michelini, Guarino, Mazzalai e Molinari, affiancati dal Prof. Sangiovanni-Vincentelli, hanno ribadito il supporto economico delle istituzioni, in particolare della Provincia, a questa importante occasione di sviluppo per il territorio, e con ottime prospettive di crescita occupazionale; hanno inoltre confermato l’impegno dell’Università e dei centri di ricerca a promuovere e sostenere un progetto che si inserisce perfettamente nel panorama culturale trentino, focalizzato da anni in ambito hitech. La sinergia già avviata tra centri di ricerca all’avanguardia, aziende innovative e un’eccellente formazione universitaria costituisce il network ideale per la nascita della Semantic Valley.


In cammino verso la Semantic Valley

Nella seconda sessione dedicata al tema “In cammino verso la Semantic Valley” sono state presentate alcune esperienze di gruppi di ricerca e aziende che si sono distinte, a livello italiano e internazionale, per il grado di innovazione tecnologica di studi, iniziative e prodotti realizzati nell’ambito della semantica. Hanno partecipato alla tavola rotonda:
Fausto Giunchiglia – Professore Ordinario Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione dell’Università di Trento
Paolo Traverso – Direttore Centro per le Tecnologie dell’informazione IRST – Fondazione Bruno Kessler
Nicola Guarino – Responsabile ISTC-CNR LOA Laboratorio di Ontologia Applicata
Alessandro Tescari – Amministratore Delegato PerVoice
Pavel Shvaiko – Research and Innovation Manager Informatica Trentina
Paolo Pesci – Director Sales Consultant Oracle Italia
Stefano Spaggiari – Amministratore Delegato Expert System

Tutti i relatori hanno espresso grande fiducia e ottimismo in un progetto già “in cammino” perché si basa su presupposti esistenti e molto validi, quali appunto la presenza di prestigiose università e gruppi di ricerca nel campo della semantica, significative esperienze aziendali “produttrici” di avanzate tecnologie dei contenuti e istituzioni particolarmente sensibili al tema dell’innovazione e capaci di affiancare concretamente lo sviluppo delle imprese.

Più volte è stata ripetuta l’importanza di cogliere la “window of opportunity”: è fondamentale avviare in tempi molto rapidi la fase decisiva del progetto perché ora (non fra tre anni!) è richiesto lo sviluppo di tecnologie semantiche, in completa sintonia con i ritmi e il dinamismo del mercato ICT.

A conclusione del convegno, a cui hanno partecipato circa 90 persone, è intervenuto Davide Bassi, Rettore Università degli Studi di Trento, che ha sottolineato il ruolo propositivo dell’Università nell’appoggiare da sempre progetti tecnologici innovativi, contribuendo alla formazione di giovani menti che potranno impegnarsi nel mondo della ricerca o dar vita a start-up di successo.